Ancora nessuna certezza sul concorso scuola: la mobilitazione continua!

Ancora nessuna certezza sul concorso scuola: la mobilitazione continua!

Nella giornata di ieri, 7 novembre, gli aspiranti insegnanti hanno dato vita a forme di mobilitazione e confronto in tante città italiane  - Bari, Bologna, Roma, Milano, per citarne solo alcune - per chiedere certezze sulle tempistiche del concorso per insegnanti e chiarezza e garanzie sul nuovo percorso per l’accesso all’insegnamento. Le risposte date dal MIUR sono state vaghe, insufficienti e poco condivisibili.

7 novembre, mobilitazione nazionale sul FIT

7 novembre, mobilitazione nazionale sul FIT

Secondo alcune indiscrezioni, tra i contenuti della Legge di Stabilità vi sarebbero numerose modifiche anche per quanto riguarda il FIT, il percorso di accesso all'insegnamento delineato con la Legge 107/2015 (Buona Scuola).

"Pretendiamo modalità e tempistiche certe per il reclutamento nella scuola che migliaia di colleghi aspettano ormai da troppo tempo.", dichiara Giuseppe Montalbano, segretario di ADI, Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani. "Il dottorato di ricerca deve essere adeguatamente valorizzato nell'accesso alla professione docente: se questo governo vuole rimettere in discussione il FIT vogliamo che si apra subito un confronto con gli studenti, i dottorandi e i lavoratori: non siamo più disposti a farci prendere in giro”.

Dottorato e sgravi alle imprese: è davvero questa la valorizzazione?

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La bozza della manovra finanziaria è ormai in via di definizione da parte del governo e secondo indiscrezioni di stampa potrebbe includere anche una misura destinata ai dottori di ricerca.

Quello previsto dal governo sarebbe l’ennesimo intervento sul costo del lavoro a vantaggio delle aziende, il cui effetto più probabile sarà quello di facilitare l’assunzione di poche centinaia di dottori di ricerca. Ciò che occorrerebbe, invece, è la creazione di un ecosistema dell’innovazione: le imprese “tradizionali” dovrebbero essere guidate ad intraprendere progetti di ricerca che prevedano l’assunzione di personale adeguatamente formato; accanto ad esse andrebbero ad operare una serie di startup fortemente innovative, con incentivi che favoriscano l’imprenditorialità dei dottori di ricerca.

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